Fondazione Italiana Sommelier - Trentino - Alto Adige
Notizie
Torna alle notizie
Visita didattica in Toscana | Chianti Classico
"Immergersi nell’abbraccio del vigneto, respirare la sua aria e vedere il sole che matura l’uva. Solo allora, ogni sorso diventa racconto e il vino entra nella nostra anima e ci regala grandi emozioni”
Data 27/09/2025
Visita didattica in Toscana | Chianti Classico

LAMOLE DI LAMOLE, ESPERIENZA TRA I VIGNETI

Una domenica qualunque, un sole accecante in una calda giornata settembrina. Siamo in Toscana, sulle colline del Chianti, a Lamole, piccolo borgo nel Comune di Greve in Chianti, dove una manciata di case in pietra, una chiesa e tanta tranquillità ci trasmettono grande fascino e un senso di pace e serenità. Intorno a noi colline coperte di boschi che si alternano a vitigni e oliveti. Siamo nella zona con i vitigni tra i più alti del Chianti Classico, una zona ricca di storia e tradizione, una zona ricca di natura e relax.

Un leggero venticello fresco ci accompagna tra i filari della Cantina Lamole di Lamole, cantina immersa in una terrazza panoramica naturale. Una sensazione di ordine viene trasmessa dai vitigni, tutti li, ordinati, silenziosi e pronti a donarci quell’uva sangiovese dalla quale si ricavano grandi vini, ricchi di tradizione ed eleganza. Lamole, una terra che deve il suo nome alle caratteristiche del terreno, formato appunto da “lame” di terra, calanchi, disegnati dagli agenti atmosferici nel corso del tempo, una terra diversa dal mare di “argilla” che attraversa la Toscana e che invece qui lascia il posto alle arenarie appenniniche che, con le loro sabbie di disfacimento, incrociano, in un tortuoso incastro sotterraneo, le altre rocce madri, come il galestro, a blocchi o frantumato in lamelle, e il duro calcare bianco detto alberese.

Camminiamo tra i filari insieme alla nostra guida, esperta narratrice della Cantina e capace di trasmettere la passione e il duro lavoro che pervade tutti coloro che si occupano di assistere e curare con estrema attenzione i vigneti e il loro prodotto principale, un chianti classico denominato Lamole di Lamole. A tratti il nostro sguardo si perde fra le colline, i boschi e i vitigni, verso le terrazze e i muretti a secco che ci circondano e che ci fanno dimenticare il frastuono delle città e la frenesia della vita moderna. Tutto qui segue i ritmi della natura e noi non possiamo che restare colpiti dalla passione che ci viene trasmessa nei racconti e comprendiamo con quanto orgoglio, questa Cantina e tutti coloro che la vivono, vogliono trasmetterci la fatica, la pazienza e il coraggio e soprattutto il rispetto della natura; qui la conduzione dei vigneti è interamente biologica; compost organico derivante dalle potature dei vigneti e dai raspi della vendemmia viene utilizzato come correttivo naturale del terreno, e “induttori di resistenza” a base di alghe, aloe e propoli, vengono utilizzati per stimolare i sistemi di autodifesa della pianta al fine di proteggerla dagli attacchi esterni.

DEGUSTAZIONE IN UN PAESAGGIO SUGGESTIVO

Ancora con il cuore pieno del silenzio, dei profumi e del paesaggio intorno a noi, chiudiamo la nostra visita con una degustazione dei loro complessi vini, profumati e finissimi, vigorosi e persistenti, e non possiamo che riflettere su un pensiero: degustare dopo aver visitato la cantina, attraversato i filari e annusato i profumi dell’ambiente circostante, gli stessi profumi che vivono i vitigni quotidianamente, quanto influisce nella degustazione del vino e nella trasmissione di sensazioni ed emozioni? Quanto sarebbero state diverse le sensazioni della degustazione di un vino in città, sulla tavola di un ristorante in un evento importante o in una cena fra amici? Non saprei cosa rispondere e penso che ognuno di noi abbia una risposta personale a tale pensiero, credendo, però, che la qualità del vino si percepisca sempre e comunque, se presente, ma di certo la degustazione in cantina, con il racconto di chi quel vino lo ha creato, lo segue, lo ama o semplicemente lo ha cresciuto e visto nascere, beh, almeno a livello emotivo forse ci insegna che decisamente conviene fare un viaggio e vivere l’emozione dell’immersione nel mondo del vino che stiamo degustando!!!

L’immersione nel vigneto, la visione della terra su cui cresce il vitigno, l’ascolto delle tecniche, del coraggio e della passione che caratterizzano un produttore è sicuramente un valore aggiunto anche nella degustazione, ma certamente sempre piacevole e sicuramente utile, soprattutto a chi non è proprio così vicino a questo mondo, è anche la possibilità di degustare alcuni vini partecipando semplicemente ad una festa di paese. Ed eccola qui, la sensazione che abbiamo provato il giorno prima, partecipando ad un evento organizzato dall’Unione Viticoltori di Panzano in Chianti, “Vino al Vino”, evento appunto celebrato nella piazzetta di Panzano, dove per ben 30 lunghi anni, i viticoltori della zona, quest’anno in numero di 22, hanno presentato e dato la possibilità a tutti coloro che, in un certo qual modo sono appassionati di vino, di poter degustare i propri vini, o almeno alcuni dei propri vini; certo, sicuramente nella confusione non si respira il profumo diretto della natura, il silenzio fra i filari e la tranquillità del paesaggio, ma nello stesso tempo non si può non apprezzare la capacità, la volontà e la costanza di tutti i produttori che presentano con orgoglio il loro vino, il loro Chianti classico, cercando di trasmettere comunque i loro valori e la loro passione per un prodotto assolutamente caratteristico del territorio e che parla del territorio, trattiene in sé gli elementi che lo contraddistinguono; e allora, fermiamoci un attimo con il produttore a fare due chiacchere e ascoltiamo il suo mondo, viviamo la sua passione attraverso le sue parole, attraverso le sue espressioni, e allora si, che anche in questo caso, sebbene solo per un momento, riusciamo ad uscire dalla festa, per immergerci, ancora una volta, nell’abbraccio dei vigneti, nel calore del sole e nel sublime territorio del Chianti Classico.

Francesco Marini
 

Gallery